venerdì 4 giugno 2010

COMEFUCCHE' INVENTARONO LO STAMPATELLO MINUSCOLO


"Perchè bisogna scrivere lo stampatello minuscolo mamma? Non basta quello maiuscolo, non si capisce già tutto?"
"No, figlio mio, devi sapere che una volta, tanti anni fa viveva, in un paese lontano lontano una maestra, bella e buona , che si chiamava Bianca, questo era il suo nome e di cognome faceva Farina. Quando era piccola molti bambini l'avevano presa in giro per via di quel suo nome che scritto così "farina bianca" la faceva sembrare una cosa da mangiare. Comunque, anche se la ragazza aveva molto sofferto per quell suo nome questo non le aveva impedito di crescere bella e buona. Due cose amava Bianca, la lettura e il pane.Un giorno un ragazzo che le piaceva molto (quasi come il pane) le si avvicinò e le dichiarò il suo amore, Bianca era felicissima, stava quasi per dire si quando pensò di chiedergli come si chiamava. "Guido Sacchetti" rispose il ragazzo e la povera bianca impallidì. Bianca Farina in Sacchetti sarebbe stato il suo nome da sposata. No, no, no, non si poteva proprio fare, avrebbero di nuovo cominciato a prenderla in giro, avrebbero riso pure i suoi alunni a scuola. Bianca disse di no al suo innamorato e si chiuse in casa a soffrire per amore. A nulla valevano i fiori, le lettere d'amore e i cioccolatini che Guido le mandava, Bianca era irremovibile. Finchè un giorno al ragazzo non venne in mente di regalarle qualche cosa di così bello che Bianca non avrebbe potuto rifiutare. Andò dal panettiere e si fece fare tanti panini quante erano le lettere dell'alfabeto, a forma di lettere dell'alfabeto (maiuscole naturalmente) . Così avrebbe regalato a Bianca il pane da leggere.
La ragazza non riuscì a rifiutare il dono, era emozionata e le mani le tremavano quando accettò il paniere delle lettere.
Fu probabilmente a causa di quell'emozione che, volendolo portare in cucina, Bianca inciampò.
Le letterine di pane caddero a terra, alcune si ruppero, altre no, ma la ragazza nel tentativo di riordinare quel buonissimo alfabeto fu illuminata da un idea...
Prese le letterine rotte e girandole fra le dita trovò che avevano senso anche così, e che da allora le avrebbe scritte (e insegnate) per distinguere i nomi delle cose e quelli delle persone, perchè il suo cognome FARINA non fosse più una cosa ma un nome proprio, di lei sola.
Da quel giorno i bambini impararono a scrivere le letterine piccole e quelle grandi per andare a capo e per distinguere i nomi comuni dai nomi propri e ... Bianca Farina si sposò con l'amato Guido Sacchetti ma nessuno li prendeva più in giro, altrimenti avrebbe fatto la figura dell'ignorante"
Ho raccontato questa storia ad Olmo in" seconda elementare" dopo aver fatto con lui i panini a forma di lettere maiuscole e aver scoperto insieme come potevano essersi rotte alla signorina Bianca. Purtroppo non ho le foto delle pagnottelle, quindi vi ho fatto un disegnino su come si sono rotte (e girate) la A e la B, le altre scopritele da soli.
ps: se fate questo gioco con i vostri bambini mandatemi le foto, mi farebbe tanto piacere.

5 commenti:

  1. È una storia bellissima e grazie per il consiglio!

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  2. ma è una cosa fenomenale! bella bella, copio l'idea di sicuro, grazie!

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  3. ciao, volevo ringraziarti per questa splendida idea... che ho proposto ai miei bimbi proprio ieri. Un successone e una merenda davvero speciale. Mi sono permessa di scrivere la tua favola sul mio blog citando ovviamente il tuo, spero tanto non sia un problema?!
    Ti lascio il link così puoi vedere le nostre foto.
    http://esperienzehomeschooler.blogspot.it/2013/06/stampatello-minuscolo-merenda.html

    Un caro saluto
    monica

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    1. NON C'è PROBLEMA, HO MESSO IN PIEDI QUESTO BLOG PER CONDIVIDERE, SONO FELICE SE TI E' PIACIUTA E SE SARA' UTILE AD ALTRI

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